Le unità realizzate per gli ambienti a -28 °C sono state fornite complete di sbrinamento a gas caldo, resistenze boccaglio, vasca isolata e shut up. Questi evaporatori sono concepiti specificatamente per le celle in bassa temperatura: prevedere gli shut up permette, durante lo sbrinamento, di mantenere il calore e l’umidità all’interno dell’unità, incrementando l’efficienza del processo, contribuendo in più a limitare l’aumento di temperatura della cella in questa fase ed eliminando il problema dell’eventuale formazione di brina sul soffitto in prossimità dell’evaporatore.

Utilizzare l’ammoniaca come refrigerante significa andare a prediligere una soluzione a basso impatto ambientale, trattandosi di un fluido naturale con GWP pari a 1.
L’ordine comprendeva anche la fornitura di aerorefrigeranti monoflusso con ventilatori ad alta prevalenza e speciali raddrizzatori di filetto. Questo innovativo componente, che differisce da quello solitamente utilizzato per i ventilatori assiali, ha reso possibile aumentare di molto la freccia d’aria delle unità, garantendo così una distribuzione ottimale del flusso d’aria all’interno della cella.